In data 13 giugno 2017 il Gruppo H2biz ha preso la maggioranza (70%) delle due joint-venture sottoscritte ad aprile 2016 per lo sviluppo di una rete in fibra ottica a Cuba.
Le joint-venture, nate paritetiche e con l’obiettivo di entrare, attraverso il Venezuela, nel nascente mercato delle telecomunicazioni cubane apertosi dopo l’allentamento dell’embargo americano, sono composte da H2biz e da due operatori venezuelani (il venezuela è un partner storico dell'isola caraibica).
La scelta di salire in maggioranza è stata dettata dal'esigenza di controllare tutta la catena operativa e di attenuare l'impatto del recente cambio di strategia politica dell'amministrazione americana verso Cuba.
Il cuore della scommessa di H2biz è la dorsale in fibra ottica, inizialmente progettata per collegare i governi dell’isola castrista e del paese sudamericano, che sarebbe ora a disposizione di un numero molto maggiore di utenti (e di operatori). Realizzata da Alcatel-Lucent a partire dal 2007, la dorsale ALBA-1 (Bolivarian Alternative for the Peoples of Our America-1) è costata 70 milioni di dollari ed è stata ufficialmente utile a bypassare l’embargo statunitense che tagliava Cuba fuori dal resto del mondo – online come offline.
La maggior parte dei cittadini cubani accedono alla rete Internet tramite link satellitare, ma ALBA-1 viene ora usato anche dalla spagnola Telefonica per il routing del traffico verso la compagnia telefonica di stato cubana ETECSA. La dorsale servirà a collegare meglio Cuba e il mondo.
Il Gruppo H2biz partecipa sia alla di posa dei cavi sul territorio cubano che alla definizione dei pacchetti di servizi da offrire a cittadini e imprese cubane attraverso un sistema di partnership internazionali.
L'inizio della posa dei cavi in fibra è previsto per la fine di settembre 2017.
Ufficio Stampa H2biz
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